Maserati Ghibli Cup: grinta e prestazioni in pura essenza sportiva

prova-su-strada-maserati-ghibli-cup

© bilmagasinet

Possedere una Maserati Ghibli del 1992 mi ha insegnato a comprendere le sfumature di questa straordinaria famiglia di vetture. Quando ho avuto l’opportunità di mettermi al volante per la prova su strada della Maserati Ghibli Cup, sapevo che sarebbe stata un’esperienza unica. Non si tratta solo di una sportiva con il Tridente sul cofano, ma di un’auto che porta con sé il fascino delle corse e l’evoluzione tecnica di un’epoca irripetibile.

La Ghibli Cup nasce nel 1996 come versione ancora più affilata della Ghibli II, strettamente derivata dalla Ghibli Open Cup, protagonista del trofeo monomarca di Maserati. Un’auto che, pur mantenendo una veste stradale, nasconde nel suo cuore la grinta di una vera e propria belva da pista.

Design e stile

L’estetica della Ghibli Cup è un mix perfetto di aggressività e raffinatezza. Il frontale ribassato con la classica calandra Maserati, i passaruota allargati e i cerchi Speedline a cinque razze da 17 pollici trasmettono subito l’idea di potenza e sportività. Le prese d’aria dal design specifico sono ben integrate nel cofano e non sono un vezzo estetico, ma servono a incanalare il flusso d’aria per raffreddare adeguatamente il propulsore. Il tappo del serbatoio tipo aeronautico, le targhette identificative e il doppio scarico ovale completano gli elementi distintivi del modello.

All’interno, l’abitacolo è un tempio di artigianalità italiana: sedili in pelle Connolly, dettagli in carbonio e una strumentazione completa di tutti i componenti utili al guidatore. Il volante specifico a tre razze, con una corona spessa, offre una presa eccellente, mentre la pedaliera in alluminio aggiunge un tocco racing. Rispetto alla mia Ghibli del ‘92, la Cup ha un’anima decisamente più racing,

Meccanica e tecnologia

Sotto il cofano pulsa un cuore straordinario: il V6 biturbo da 2.0 litri con 330 CV (con il rapporto dell’epoca più alto del mondo di 165 CV/litro), un autentico capolavoro della meccanica italiana. Un propulsore che, grazie a una gestione elettronica ottimizzata e a un sistema di sovralimentazione più raffinato, garantisce una risposta immediata a ogni affondo dell’acceleratore.

Il cambio manuale Getrag a 6 marce è una goduria per gli appassionati di guida pura, mentre il differenziale autobloccante aiuta a scaricare a terra tutta la coppia disponibile. Le sospensioni, dotate di tarature specifiche, conferiscono alla vettura una rigidità superiore rispetto alla mia Ghibli del ‘92, rendendola più precisa nei cambi di direzione. I freni Brembo, con dischi forati, sono potenti e instancabili, garantendo spazi d’arresto ridotti anche nelle frenate più brusche.

Esperienza di guida: prova su strada della Maserati Ghibli Cup

Ruotando la chiave, il V6 prende vita con un suono cupo e metallico, preludio di un’esperienza intensa. Fin dai primi metri, la Ghibli Cup dimostra un carattere deciso: lo sterzo è pesante, ma incredibilmente comunicativo, e il cambio richiede decisione negli innesti.

Sul misto stretto, la vettura si dimostra agile e reattiva, con una capacità di inserimento in curva superiore alla mia Ghibli del ‘92. La trazione posteriore, abbinata al differenziale autobloccante, permette di gestire al meglio la potenza in uscita di curva, regalando sensazioni da vera auto da corsa. In autostrada, invece, la Cup mostra un’anima diversa: stabile e incollata all’asfalto, permette di viaggiare a velocità elevate con una sicurezza impressionante. Anche nei lunghi viaggi, la vettura dimostra una notevole compostezza, con il motore che gira fluido ai regimi autostradali. Tuttavia, la piacevolissima rumorosità interna è piuttosto marcata, soprattutto a velocità sostenute, un chiaro segnale della sua natura sportiva più che turistica.

La guida in città è impegnativa: la frizione è dura e il motore scalcia ai bassi regimi, chiaro segnale che questa vettura è nata per la pista. Ma è quando si spalanca l’acceleratore che tutto assume un senso: la spinta è brutale, le turbine fischiano e il contagiri sale vertiginosamente, proiettandomi in avanti con una ferocia incredibile.

Prestazioni e dati tecnici

Motore: V6 biturbo, 2.0L
Potenza: 330 CV @ 6.500 giri/min
Coppia: 370 Nm @ 3.500 giri/min
Trasmissione: Manuale a 6 rapporti
Trazione: Posteriore con differenziale autobloccante
Velocità massima: 270 km/h
Accelerazione 0-100 km/h: 5,6 secondi
Peso: 1.300 kg
Freni: Brembo con dischi forati
Sospensioni: Indipendenti con taratura sportiva
Anno di produzione: 1996-1997
Esemplari prodotti: 57
Gamma colori: Rosso Maserati, Blu Francia, Giallo Maserati, Nero
Prezzo al lancio: Circa 100 milioni di lire

Valore storico e collezionistico

Oggi la Ghibli Cup è una delle Maserati più ricercate dagli appassionati. Con solo 60 esemplari prodotti, il suo valore è in costante crescita. Le versioni ben conservate o restaurate possono raggiungere cifre importanti, specialmente se mantengono la meccanica originale.

Il restauro di una Ghibli Cup richiede esperienza e attenzione ai dettagli. I ricambi sono rari e costosi, soprattutto per quanto riguarda il motore e la trasmissione. Tuttavia, il fascino e la rarità di questa vettura la rendono un investimento sicuro per chi cerca un’auto con un pedigree da corsa.

Conclusioni sulla prova su strada della Maserati Ghibli Cup

La Maserati Ghibli Cup è una vettura unica, capace di regalare emozioni pure a chi sa apprezzarle. Non è un’auto per tutti, ma per chi ama la guida senza filtri e desidera possedere un pezzo di storia Maserati.

Pregi:

  • Prestazioni straordinarie per un 2.0 litri
  • Guida coinvolgente e precisa
  • Linea aggressiva e senza tempo
  • Valore collezionistico in crescita

Difetti:

  • Difficile da guidare in città
  • Frizione pesante e cambio impegnativo
  • Costi di manutenzione elevati

Se cercate un’auto capace di emozionare, che unisca il fascino italiano a una meccanica sopraffina, la Ghibli Cup è una scelta perfetta. Un’auto che non si guida, si vive.

Potrebbe interessarti anche
Una compatta sportiva dal carattere aggressivo, con prestazioni esaltanti e un sound inconfondibile: leggi la recensione sulla mia prova su strada
Prestazioni straordinarie e design senza compromessi. Leggi la recensione sulla mia prova su strada e scopri perché questa auto è davvero unica nel suo genere!
Sportiva ed elegante con un fantastico V8 biturbo, accelerazione potente e design distintivo: leggi la recensione sulla mia prova su strada per fare un tuffo negli anni 90!
Picture of Dario Roccatello

Dario Roccatello

Vi racconto il mio punto di vista su ciò che mi appassiona

In primo piano